European Accessibility Act: cosa cambia (davvero) per il tuo sito web

Dal 28 giugno 2025, avere un sito non accessibile non sarà più solo una questione etica o tecnica. Sarà una violazione di legge con conseguenze concrete per tutte le realtà che operano online. L’European Accessibility Act (EAA) rappresenta un cambio di paradigma importante: se il tuo sito non rispetta gli standard previsti, rischi sanzioni fino al 5% del fatturato e, nei casi più gravi, il ritiro dal mercato europeo. Adeguarsi non è facoltativo, è una necessità strategica.

A chi si applica?

Il provvedimento coinvolge tutte le aziende che superano determinati parametri dimensionali. In particolare, se la tua impresa ha più di 10 dipendenti o un fatturato superiore ai 2 milioni di euro, rientri pienamente nel campo di applicazione dell’EAA. Questo significa che sei tenuto a rendere accessibili tutti i tuoi prodotti e servizi digitali, incluso il sito web e le applicazioni mobili. L’obiettivo dell’Unione Europea è chiaro: creare un mercato unico più inclusivo, dove le barriere digitali siano abbattute e tutti possano accedere liberamente alle risorse online.

Cosa significa “accessibile”?

Un sito accessibile è un sito progettato per essere utilizzabile da chiunque, comprese le persone con disabilità visive, motorie, uditive o cognitive. In pratica, significa che i contenuti devono essere percepibili, utilizzabili, comprensibili e robusti. Le linee guida di riferimento sono le WCAG 2.1 – livello AA, un insieme di standard tecnici internazionali che definiscono come rendere un sito web fruibile per tutti. I requisiti comprendono l’inserimento di testi alternativi per le immagini, contrasti adeguati tra testo e sfondo, la possibilità di navigare interamente da tastiera, form con etichette leggibili dai lettori di schermo, sottotitoli per i video, trascrizioni per i contenuti audio e una struttura semantica ben organizzata del codice HTML. L’accessibilità non è un semplice dettaglio tecnico, ma una componente chiave della qualità digitale.

Quali siti sono coinvolti?

Tutti i siti web che offrono servizi digitali sono tenuti a rispettare l’European Accessibility Act. Questo include gli e-commerce, i siti bancari, assicurativi, i portali legati alla sanità pubblica o privata, i siti della pubblica amministrazione, le app mobili e i software. Ma non solo: anche i siti che non vendono online, ma forniscono contenuti, informazioni o funzionalità, sono soggetti a queste regole. Se il tuo sito permette agli utenti di interagire in qualche modo con i tuoi servizi – che sia attraverso la compilazione di un modulo, la visualizzazione di un catalogo o l’accesso a un’area riservata – devi garantire che tali azioni possano essere svolte anche da chi ha limitazioni sensoriali o cognitive.

Perché è anche un’opportunità?

Investire nell’accessibilità non è solo un obbligo legale, ma rappresenta anche un’opportunità concreta per migliorare la qualità complessiva del tuo progetto digitale. Un sito accessibile consente di raggiungere oltre il 15% in più di utenti, tra cui persone con disabilità permanenti, anziani e utenti con limitazioni temporanee. Inoltre, un’interfaccia progettata secondo i principi dell’accessibilità migliora l’esperienza utente per tutti, rendendo il sito più chiaro, navigabile, coerente e veloce. I benefici si riflettono anche sulla SEO, poiché i motori di ricerca premiano i siti ben strutturati semanticamente e facili da leggere. Infine, trasmettere l’immagine di un brand inclusivo e attento ai diritti delle persone rafforza la tua reputazione e crea fiducia nei confronti dei tuoi clienti.

Cosa fare adesso?

ll primo passo è contattarci per avviare un audit tecnico del tuo sito, per valutare il livello attuale di conformità rispetto alle WCAG 2.1 livello AA. Questo processo prevede un’analisi dettagliata del codice, dei contenuti e delle modalità di interazione del sito. Una volta identificate le criticità, è necessario redigere un report con le azioni correttive, stabilendo una roadmap di adeguamento chiara e realistica. Gli interventi possono riguardare sia l’aspetto tecnico (HTML, CSS, JavaScript), sia quello visivo (UI/UX), oltre ai contenuti testuali e multimediali. È importante pubblicare anche una dichiarazione di accessibilità sul sito, in cui si dichiara ufficialmente il proprio impegno verso la conformità e si specificano eventuali limitazioni temporanee ancora presenti. Infine, è fondamentale attivare un sistema di monitoraggio continuo, utilizzando strumenti professionali per verificare regolarmente il rispetto degli standard.

Scadenza: 28 giugno 2025

Il tempo a disposizione è limitato. La scadenza è fissata per il 28 giugno 2025, ma aspettare l’ultimo minuto è un errore strategico. Adeguarsi all’European Accessibility Act richiede tempo, competenze e coordinamento. Non si tratta di un semplice aggiornamento tecnico, ma di una revisione profonda dell’architettura e dell’esperienza digitale che offri. Ogni giorno guadagnato ora ti permette di pianificare con lucidità, evitando corse affrettate e soluzioni superficiali che rischiano di non essere sufficienti.

Come possiamo aiutarti?

Siamo già operativi per affiancare aziende, studi professionali e realtà istituzionali nella transizione verso l’accessibilità digitale. Offriamo audit tecnici personalizzati, soluzioni di design accessibile, sviluppo conforme alle WCAG e supporto nella redazione dei documenti ufficiali richiesti dalla normativa. L’obiettivo è coniugare accessibilità, funzionalità e identità visiva in un ecosistema digitale davvero inclusivo.

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